Pochi minuti all’alba,
i gatti vanno via,
è l’ora in cui si sente nostalgia,
e vedo i piccoli caffè
svegliarsi sui boulevards,
la Senna che accarezza la città,
il cuore è quasi fermo
e non respiro più,
una puttana ride e noi: bonjour,
ci avviciniamo in fretta,
ma lei è già andata via,
Parigi è solamente una bugia.

E bancarelle piene
di quadri di naif,
e tanti vetri falsi di Lalique,
e guarda i dischi vecchi,
ci sono pure i tuoi, te li regalo tutti se li vuoi,
ma cosa pensi ai dischi,
pensiamo invece a lei,
io metterei il suo culo tra i trofei,
un culo bianco e tondo,
che non finiva mai,
degno dei paradisi di Versailles.

E tu
Parigi sotto le lenzuola
e tu
Parigi con le gambe aperte
la libertà, passa di là,
Parigi vuole dire amore.

E mi domando ancora,
l’amore che cos’è,
spesso sogno una donna che non c’è,
e cerco le sue labbra
che cercano le mie,
ma mi risveglio, sono fantasie,
tu forse cerchi troppo,
l’amore, l’utopia…
ma l’importante è una che ci stia,
con tutti i suoi casini
e tutte le manie,
l’amore sono solo le bigie

E tu…