Ferma la realtà
un po’ prima del vecchio sonno
anche se parli non ti sente
non facciamo gli spartani della mente
e il cielo era blu
a volte di un triste blu
blu polizia è la verità
proprio come l’hai chiamato tu
sempre e solamente tu

diciotto, sessantotto e tu
nei cerchi dell’Otto-volante
la militanza sulla tua panchina
barricata anche se non parigina
e non ingannarti più
hai cercato di liofilizzarti
e fumiamo e il tavolo dici si sposta
e con la sigaretta accesa giochi e spegni
il pisello di un insetto

non sono pazzo e vojo
la tua allegria, l’intelligenza, l’ironia
e ricordiamo poi
“la figlia del padrone” e come ridi tu
e per un pelo non ti senti un carillon

e l’agopuntura buca
non cucire le tue colpe assurde
ah la donna del “samai”
abbiamo visto con una mano svestire una pesca
tu ed io, domani ancora, vestita de blanco
tu che somatizzi un trattore
cammello, tombino, pisello
sai dirle solamente tu

un uomo che ti vive e canta
ed un altro che ti disegnava
mentre tu inventavi Sherloch “Oulmes”
e le mosche le hanno chiuse solo in uno zoo
e lo so sio
e lo sai soltanto tu
e poi trentun, trentun trentuno
il chitarrin de-Pilato, mistero?
obrigado, obrigadinho